La rete è mobile

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Ieri sul blog ufficiale di Google è stata pubblicata la lettera che Sergey Brin indirizza ogni anno agli investitori. Oltre a parlare dei progetti futuri ha ricapitolato i passi fatti da Google e dalla rete in generale, dalla prima pagina ad oggi.  Ovviamente non ha mai citato Yahoo!, come è naturale , trattandosi pur sempre di un competitor ancora attiuvo. Eppure Yahoo! è a buon diritto un pezzo della storia di internet.
Dieci anni fa, si può dire che Yahoo! fosse internet, quasi quanto lo è oggi Google. Si trovava in una posizione di tale privilegio che nessuno o quasi avrebbe scommesso un centesimo sulla possibilità che qualche concorrente lo detronizzasse, così come nessuno scommeterebbe nulla contro Google in questo momento. Eppure proprio la facilità con cui Google, che all’epoca era Davide, fece bocconi nel giro di un paio d’anni di Golia/Yahoo!, dimostra come l’evoluzione della rete sia imprevedibile. E’ sufficiente che all’utenza si chiarsica il modello di utilizzo di un’applicazione per rimettere tutto in discussione.

twitter

E’ ciò che sta accadendo in questi giorni con Twitter, di cui avrete certamente sentito parlare, visto tutto il gossip che lo circonda in queste settimane. Da come lo trattano i giornali italiani e non solo, Twitter sembra un servizio popolato da sole celebrities che raccontano minuto per minuto i cazzi loro ad una selva di guardoni.  Ma è sufficiente osservarlo meglio, ovvero utilizzarlo, per rendersi conto della profondità dello strumento. E’ paradossale, perchè paragonato a Facebook l’altro socialwhat? di tendenza, Twitter ha un interfaccia ed una usability molto più asciutta ed essenziale, eppure potrebbe rivelarsi – misteri della rete – un servizio infinitamente più utile ed “ampio” di FB. Tanto da poter arrivare a minacciare l’egemonia di Google. Perchè mai un servizio di microblogging dovrebbe minacciare un motore di ricerca? Perchè è a sua volta un motore di ricerca. Twitter search infatti, è in grado di ricercare, in tempo reale e con un aggiornamento costante, parole chiave all’interno di tutta la messagistica lasciata dai suoi milioni di utenti. Siccome molti di questi utenti aggiungono links ai loro messaggi (al cui interno Twitter sarà in grado, a breve, di ricercare), capite che non si tratta semplicemente di leggere le 140 pigiate di tasto di sconosciuti che fanno freddure, ma si ha davvero una porta sul web estremamente aggiornata e valorizzata su ciò di cui, in tempo reale, sta parlando il mondo (oppure affinando la ricerca con le funzioni advance, semplicemente i twitter della vosta citta) in quel momento, con aggiornamenti continui ed intensificazioni dei risultati ogni volta che un utente retweetta la parola che state cercando. Proprio perchè TwitterSearch, non è basato su un freddo algoritmo ma sulla collaborazione spontanea degli utenti, che aggiornano il database in continuazione, semplicemente facendo uso del servizio. Non è un caso che il motto di questo search engine sia See What’S Happening – Right Now -. La differenza con Google è enorme. In termini di capacità di offrire informazioni aggiornate –ad ora– Twitter ha già superato Google (senza contare le funzioni Social per cui è nato ed è apprezzato,  implementate da un inattesso valore di Feed e Bookmarking). Quello che ancora non ha e forse non potrà mai avere è la forza e la completezza che offre il gigante di Mountain View, è probabile che il suo destino sia quello di diventare un motore complementare adatto ad alcuni usi e non ad altri. Ma non è detto che, una volta capitene pienamente le possibilità, l’utenza non lo premi su tutta la linea.

1 Risposta to “La rete è mobile”


  1. 1 nicola Maggio 8, 2009 alle 1:49 PM

    oh domani faccio un post su hegel e come sia il filosofo più figo della storia


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