Archivio per 12 Maggio 2009

Come perdere 7 chili in 7 giorni

Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Anch’io negli ultimi giorni ho scribacchiato un po’ di internet, nuove applicazioni, motori di ricerca e via dicendo. Sono cose che trovo sinceramente interessanti. Però c’è chi esagera. Non poco e da tempo. Ormai è impossibile navigare per siti e blog americani senza imbattersi in qualcuno di questi cosidetti media guru.

Il media guru

Il media guru lo si riconosce perchè essenzialmente scrive di due cose e di quelle soltanto: comunicare (come si fa) la comunicazione e promuovere la promozione, di se stesso in primis. Con il piglio di quello che un giorno ha tenuto un workshop al TED e quello successivo è atteso da un meeting di marketing ZEN, il media guru se la tira da  intellettuale della rete. Una qualifica che gli si può anche concedere. Il fatto è che la totale mancanza di contenuti e idee diversi da tecniche e strumenti per ottimizzare la diffusione di contenuti e idee riguardanti tecniche e strumenti per ottimizzare la diffusione di contenuti e idee riguardanti tecniche e strumenti per ottimizare la diffusione di contenuti e idee riguardanti… rende spesso il media guru indigesto già dopo i primi cinque minuti di lettura.

Ideas worth spreading

Anche perchè, ironia della sorte, le tecniche e gli strumenti che consiglia e adopera per ottimizzare la diffusione dei contenuti sono state talmente efficaci che le sue idee, spesso le si sono già lette altrove. Al motto di ideas worth spreading la rete si sta trasformando in un campo di immanenza in cui determinati topics finiscono col diventare omnipresenti. Tra questi ci sono le centinaia di liste che offrono consigli per rendere il proprio blog un impegno redditizio per l’homo minorcreativus che lo gestisce.
Ogni media guru ovviamente ha un blog chiccosissimo con cui fa un mucchio di soldi e per farne ancora di più, in quei rari giorni in cui non ha ancora avuto brillanti idee che valga la pena diffondere, scrive decaloghi un po’ su tutto. Come lanciare un blog, come espandere un business, come cambiare la propria vita, come uscire dalla crisi.  Ma dato che il media guru è un individuo sgamatissimo, con un intelligenza sopra la media ed almeno ventisei masters nel proprio curriculum sa anche che, per non perdere reputation e punti nel page ranking, le sue liste devono essere diverse da quelle di altri media guru suoi concorrenti. Col risultato che leggendo consecutivamente molte di queste liste l’homo minorcreativus si trova al punto di partenza, solo più confuso. Sì, io l’ho fatto.

Fortunatamente non tutti i media guru più affermati sono di questo tipo, ci sono quelli, come Cory Doctorow editor di BoingBoing, che credono ancora che sia possibile mettere il contenuto al centro del processo comunicativo e non che il processo comunicativo sia il contenuto da mettere al centro. Lui è un esempio a cui mi piace guardare e per questo lo escluderò dalla lista che sto per fare.

Dovete infatti sapere che svariati media guru consigliano di inserire parecchi post-lista (chi l’avrebbe mai detto*) nel proprio blog per aumentarne la visibilità ed io ho pensato che fosse proprio una buona idea che worthava di essere spreadata e così ho deciso di metterla in pratica.
Ma dato che la voce masters in comunicazione del mio curriculum piange e la mia creatività in questi giorni latita, la sola lista che mi è venuta in mente è una roba da Playboy all’incontrario. Un po’ dozzinale insomma, per questo ho deciso di arricchirla con qualche immagine. Eccole.

* generalmente queste liste sono cose da bagnarsi i pantaloni tipo: le cinque migliori applicazioni per iPhone uscite dall’inizio di maggio.

Top 5 Best-Looking Media Guru

seth-godinSeth Godin

darrenrowseDarren Rowse

562415848_78bbb00885Greg Verdino

BenMcConnellsquareBen McCollen

mikesansone(1)Mike Sansone

ROTFLOLMFAO

nobel

Lo hanno fatto davvero. Si trova qui.

Right here, right NOW

Da bambino mi interessava sapere cose davvero bizzare, a ripensarci. Facevo domande tipo “papà, secondo te, pesa di più una portaerei, una petroleria o cento camion tutti insieme“? Mio padre non ne aveva la più pallida idea è ovvio, rispondeva giusto per levarsi l’assillo e quell’approssimazione non mi bastava.
Avevo bisogno di sapere alcune cose con esattezza, il numero mondiale dei fili d’erba per esempio, o quello dei bicchieri di Coca-Cola consumati in un’istante.

Per questo, anche se non ha ancora le risposte a queste specifiche domande, penso che NOW avrebbe certamente fatto felice il me di un tempo.

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